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LA FILOSOFIA DELLA CORSA: IMPARA A VISUALIZZARE I TUOI OBIETTIVI!


Oggi parliamo di un'attività che personalmente trovo molto terapeutica.

Amo correre, e amo correre perché mi aiuta particolarmente a centrarmi su me stessa, riflettere su come raggiungere i miei obiettivi e mantenermi motivata a lottare anche nei momenti più difficili.

Questo sarà un articolo molto più personale che tecnico. Ognuno di noi ha reazioni differenti a determinati tipi di attività fisica, quindi non posso certo sostenere che quello che sto scrivendo sia valido per tutti, ma penso che possa essere utile ad imparare come visualizzare mentre ci alleniamo, indipendentemente dall'attività che stiamo svolgendo, imparando quanto una semplice corsa possa mettere la nostra intera vita sotto una diversa prospettiva.

Quindi partiamo dal presupposto che, quanto segue, sia una mia personale visione della corsa (che può benissimo essere applicata alla camminata veloce, bike, o semplice passeggiata rasserenante, qualsiasi attività si voglia svolgere, seguendo il proprio livello di allenamento e la propria passione!).

Partiamo dall'inizio, come si inizia a correre?

Ammetto che anch'io mi trovo spesso a dovermi motivare forzatamente per alzarmi la mattina e andare a correre, anche perché poi la mia giornata continua con altre numerose lezioni di fitness, quindi molti di voi potrebbero dirmi "ma chi te lo fa fare?".

Beh, partendo da questa domanda, posso dire a cuore aperto che trovare il momento per il proprio personale allenamento è qualcosa di molto diverso dal sostenere le mie lezioni durante il giorno. Diventa fondamentale riuscire a trovare un incastro nella mia settimana per poter uscire a correre, o fare qualche circuito, una seduta di yoga o anche solo un po' di stretching.

Tutto quello che non comporta un guadagno, diventa tempo per te stesso, e anche amando follemente il proprio lavoro, non sarà comunque la stessa cosa.

Quindi, alla domanda iniziale risponderei: potremo trovare un motivo per andare a correre se è una bella giornata di sole, ci siamo svegliati con il piede giusto e ci sentiamo pieni di energie (facile eh?) oppure.....quando sembra che non ne stia andando bene una, ci sentiamo appesantiti dal mondo, non troviamo una via d'uscita da una situazione che ci stressa, ci sentiamo di malumore e vorremo solo rimanere a letto per l'intera giornata.

Ecco. Forse è questo il momento migliore per correre, perché una volta che saremo tornati a casa, questo stato pietoso sarà solo un vecchio ricordo!

E allora basta con le scuse, se sei di malumore è solo un motivo in più per mettere le scarpe da ginnastica ed uscire! Non vorrai mica rimanere in quello stato per tutta la giornata!

1) PREPARAZIONE

La prima cosa che faccio quando decido di andare a correre, è selezionare molto accuratamente la musica giusta!

Non potrei mai allenarmi senza musica credo :) e creare la soundtrack giusta, in linea con il mood che stai vivendo, può aiutarti a focalizzarti meglio su te stesso e sui tuoi obiettivi.

2) LA PARTENZA

Inizio camminando velocemente e focalizzandomi sulla sensazione fisica delle mie gambe, dell'addome, delle braccia, iniziando a sentire i muscoli che si riscaldano e visualizzando la mia vita da un'angolazione diversa a quella a ci sono abituata nella quotidianità.

Spesso è utile immaginarsi proprio all'interno di un film, con tanto di colonna sonora, e guardarci dall'esterno immaginando di chiedersi che cosa farebbe il protagonista nella situazione che stiamo vivendo.

La musica aiuta particolarmente a staccarci da noi stessi e vederci da angolazioni diverse.

Correre per me è fondamentale quando non riesco a sbrogliare qualche nodo della mia vita, o quando mi trovo priva di idee o soluzioni, così smetto di distruggermi a pensare, metto le scarpe da ginnastica ed esco.

3) IL PERCORSO

Partendo da qualche minuto di camminata, inizio poi a correre, a ritmo prima blando e costante, cominciando a sentire il corpo che si scalda ed entrando con la mente, nell'attività che sto svolgendo.

Quando sentiamo i muscoli risvegliarsi, produciamo le endorfine, prime responsabili del buon umore, della motivazione e della leggerezza di spirito.

Una volta che ho aumentato la velocità, trovando il ritmo da mantenere fino alla meta che mi sono prefissata, inizio a visualizzare determinate situazioni che vorrei risolvere nella mia vita, o determinati obiettivi da raggiungere, e improvvisamente, tutto diventa più semplice di quando, qualche minuto prima, mi trovavo a casa a rimuginare su come trovare la soluzione giusta a qualcosa.

Mentre corro arrivano le idee, mentre la fatica aumenta tutto diventa risolvibile, mentre continuo ad avanzare nel percorso avvicinandomi alla meta finale, mi avvicino anche ai miei obiettivi, li visualizzo intensamente, e improvvisamente, nonostante magari quel giorno il mood iniziale non fosse proprio al massimo della positività, tutto diventa possibile.

Prova ad osservare il terreno sotto i tuoi piedi: mentre corri il terreno cambia, e con esso devi cambiare continuamente l'appoggio sulla pianta del piede, il ritmo, la velocità, e l'intensità per rimanere in equilibrio.

Lo stesso avviene nella vita, come nella corsa, quando viviamo situazioni destabilizzanti, non possiamo continuare a correre allo stesso modo, ma dobbiamo essere in grado di cambiare la nostra andatura per non cadere.

E cosa succede se per caso inciampiamo?

Ci rialziamo, ci ripuliamo dalla terra, e riprendiamo per arrivare alla fine del nostro percorso, magari ricominciando prima con una camminata, per poi tornare a correre.

Osserva come gli eventi della vita rispecchino questa situazione: ogni giorno può capitarci di cadere a terra, ma come abbiamo visto, basta semplicemente rialzarsi, ripulirsi, e ricominciare a correre, avendo sempre a mente l'obiettivo che vogliamo raggiungere, rendendolo la nostra continua motivazione.

Visualizza intensamente quello che vuoi ottenere, come se fossi il protagonista del film che abbiamo iniziato a vedere poco fa, all'inizio di questa seduta di allenamento.

Imparerai che, staccarti da te stesso ti permetterà di vedere cose che prima non vedevi, e ti aiuterà ad alleggerirti dai carichi che ogni giorno ti porti sulle spalle. Spesso è tutto molto più semplice di come immaginiamo che sia, abbiamo solo bisogno di distaccarci, distendere la mente, per poi tornare alla nostra vita con occhi completamente nuovi.

4) LA META FINALE

Poi si arriva alla fine.

Il momento più faticoso è sempre l'ultima manciata di metri che ci separano dalla meta.

Sudati, stanchi, e affannati raggiungiamo il nostro traguardo, e cosa succede a quel punto?

Abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato, ed è sempre così, il momento più intenso e difficile è proprio quello che precede la conquista finale!

Pensaci bene: quando arriva il momento nella vita in cui credi che sia tutto perduto, e credi di non avere più energie per proseguire, segue sempre il momento in cui ti accorgi di aver raggiunto improvvisamente ciò che volevi.

Ma non ne sei consapevole finché non ti capita, perché la vita ci stupisce sempre, come il traguardo della nostra corsa nascosto dietro l'angolo.

Rimanere attivi e pronti a tutto, è fondamentale per cogliere i messaggi che ci indicano se siamo sulla via giusta!

Il problema forse nella vita è proprio questo: l'inattività del corpo, ci porta a renderci passivi anche nel raggiungimento di ciò che vorremo ottenere nella vita, ma non appena ci risvegliamo, ci muoviamo, ed iniziamo ad attivare i muscoli insieme alla mente, troviamo soluzioni improvvise, idee inaspettate, desideri e stimoli nuovi, e costruiamo in questo modo, un nuovo percorso e un nuovo rapporto con noi stessi!

Per questo sostengo che non dovremo limitarci a percepire l'allenamento come un dovere necessario alla nostra prova costume!

L'allenamento è una filosofia di vita, e non esiste corpo che non sia condizionato dalla mente, né l'opposto. Siamo sempre in continuo collegamento, e quando finalmente ne diventiamo consapevoli ...non c'è più nulla che non possiamo raggiungere nella vita.

Allenati per vivere meglio, per visualizzare di più, per sentirti forte, consapevole e positivo.

La trasformazione fisica arriverà come una meravigliosa conseguenza.

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