La nostra schiena è una mappa e imparare a leggerla può aiutarci a seguire la direzione giusta o aggiustare la rotta quando ci perdiamo.
Quante volte ci sentiamo stressati, e quante volte questo stato emotivo si riflette su una schiena dolorante.
Di questi tempi, in questi giorni invernali, diamo spesso la colpa al tempo, e in effetti il freddo e l'umidità non aiutano perché portano il corpo ad irrigidire i muscoli e quindi creare o intensificare tensioni già esistenti.
Ma se ci pensiamo bene, lo stesso meccanismo avviene anche se fuori sta splendendo il sole ma dentro di noi vive una guerra fulmini e saette, come mai?
Perché le tensioni le creiamo noi a livello emotivo.
La mente comanda il corpo, e spesso quando ci sentiamo agitati, arrabbiati, nervosi, ansiosi, creiamo tensioni muscolari. Non è fisica quantistica, ma pura anatomia.
I nostri nervi inviano segnali al cervello, il quale provoca per difesa la contrazione muscolare.
Quindi, quando il nostro corpo si sente attaccato da situazioni stressanti, paura o cambiamenti, si protegge creando letteralmente una corazza.
E' il nostro scudo.
Ma questo scudo impedisce alle vertebre di allungarsi, le trascina all'interno della protezione che ha creato, accorcia la respirazione per comprimere il più possibile il tutto all'interno di questa armatura, e lo fa per dare maggiore stabilità e consistenza.
In questo modo una folata di vento non potrà buttarci giù, perché saremo saldi a terra e duri come una roccia.
Non lo fa per creare dolore, ma per proteggerci da una caduta.
Infatti quando siamo molto sotto stress siamo completamente anestetizzati.
Ci hai mai fatto caso?
Quando finalmente ci rilassiamo crolliamo fisicamente: febbre, distorsioni, debolezza, contratture, ecc.
Il corpo crolla quando si lascia andare la protezione, quando il peggio è passato e quindi si può tronare a respirare, ma è proprio qui che arriva il peggio.
Prova ad immaginare un corpo costretto in un'armatura pesante e rigida per mesi, e poi immaginalo improvvisamente libero di respirare e allungarsi, è ovvio che il cambiamento è troppo drastico, i muscoli non saranno pronti, e quello che succede è che ci facciamo male!
Come possiamo imparare a leggere i segnali del nostro corpo prima che sia troppo tardi?
Tieni monitorato il tuo livello di stress attraverso questi semplici accorgimenti:
1) RESPIRAZIONE:
Una volta al giorno, proprio nel bel mezzo della tua giornata lavorativa (massimo rischio di stress), fermati 1 minuto.
Controlla il tuo respiro....stai respirando?
Se senti che il tuo respiro fluisce in modo naturale va tutto bene, se senti invece che respiri come i conigli a velocità supersonica quasi senza inspirare né espirare (ammettiamolo, quasi sempre respiriamo in questo modo), allora cambiamo.
Facciamo un inspirazione profonda contando fino a 4 e un'espirazione profonda per altri 4 conti.
Questo semplice accorgimento invierà immediatamente segnali nuovi e positivi al nostro cervello, permettendoci immediatamente di ragionare in maniera più lucida e non rischiare di finire dentro questa ipotetica armatura d'acciaio.
2) SPALLE:
Sempre durante la giornata lavorativa poniamo la nostra attenzione alle spalle.
Le spalle dicono tantissimo sul nostro livello di stress: se ci accorgiamo di avere le spalle alle orecchie e di aver completamente perso il collo, fermiamoci subito.
Facciamo un bel respiro profondo, e nel momento dell'espirazione abbassiamo le spalle lentamente, non di scatto, lo so che lo stai già facendo perché ti sei accorto di essere Maurizio Costanzo, vacci piano, lavora piano.
Abbassa le spalle consapevolmente respirando in maniera profonda, e allo stesso tempo solleva il centro del petto verso l'alto.
Immediatamente la tua zona dorsale e la tua cervicale troveranno giovamento. Immagina di sentirti allungato verso l'alto da un filo invisibile attaccato alla cima della testa.
Fallo in questo momento.
Basta 1 minuto per cambiare gli impulsi nervosi e salvarci dalla stress.
Cos'è 1 minuto in 24 ore?
3) FORZA DI GRAVITA'
Lo stress e la costrizione nella nostra armatura va a favorire l'azione della forza di gravità, portando ad avvicinare le vertebre tra loro e creando contratture muscolari o, nei casi più gravi, ernie o schiacciamenti.
Come facciamo a contrastare la forza di gravità?
Non è facile considerando che non possiamo volare. Niente panico, il nostro corpo ha pensato anche a questo.
Abbiamo un muscolo molto profondo a livello addominale che circonda letteralmente la nostra spina dorsale, si chiama TRASVERSO, ed è responsabile dell'allungamento della schiena verso l'alto.
Lui può salvarci!
Come possiamo attivarlo?
Lavorando gli addominali profondi spingendo la pancia in dentro.
Esatto, petto in fuori e pancia in dentro! :)
Nella quotidianità possiamo aiutarci ricordandoci ogni tanto di fermarci, fare un respiro profondo, abbassare le spalle e portare in dentro la pancia.
Cosa succede attivando il traverso?
Immediatamente la base della colonna, la zona lombare, si allungherà verso l'alto.
Allenandolo costantemente faremo in modo da non doverci pensare, ma renderemo questo processo automatico.
Riassumiamo:
Quando ci sentiamo particolarmente di corsa, quando tutto è troppo veloce e i nostri pensieri non ci lasciano tregua, fermiamoci.
Inspiriamo ed espiriamo profondamente.
Abbassiamo le spalle e portiamo la pancia in dentro e solleviamo la schiena verso l'alto.
Respiriamo in questo allineamento
Bene, per completare, questa settimana ho pubblicato una pratica dedicata alla schiena sul mio canale YouTube.
Tutto quello che ti serve è un blocchetto Yoga, se non ce l'hai puoi utilizzare un libro con la copertina rigida abbastanza alto, un dizionario è perfetto.
Prenditi cura della tua schiena, srotola il tappetino e comincia ora!
Connettiti con te stesso, ascolta il tuo respiro e allenati a gestire lo stress.
A presto! :)