Lo sappiamo, la vita nel 2017 è davvero un caos. Abbiamo troppi impegni rispetto alle ore disponibili nella giornata, 24 ore ci bastano a malapena per svolgere le faccende davvero essenziali alla sopravvivenza nella giungla della nostra vita, e se niente niente, volessimo concederci qualche svago in più, o anche solo un momento per noi stessi, un’immagine nella nostra testa, ci stilerebbe la lista infinita di tutto ciò che viene sicuramente PRIMA di ogni nostra attività di piacere.
“PRIMA IL DOVERE POI IL PIACERE”, SIAMO PROPRIO SICURI?
Tutto parte da qui.
Siamo nati e cresciuti intorno a questo concetto, e l’abbiamo rispettato talmente tanto da trovarci schiavi di questo DOVERE, annientando piano piano, i nostri personali PIACERI.
Analizzando la personalità di ognuno di noi, possiamo vedere che, ciò che ci distingue dalle persone che abbiamo intorno, sono proprio le cose che ci piacciono, e quelle che non ci piacciono. Se non usiamo la nostra esistenza per scoprire quali sono, ma ci limitiamo a svolgere ciò che dobbiamo fare, solo per accontentare gli altri, non riusciremo mai a capire chi siamo, e ricordiamolo (ormai lo sottolineo in ogni mio articolo), solo le persone felici svolgono bene i propri doveri.
Quindi, lasciare il tempo per noi stessi confinato in un angolo remoto della nostra giornata, non ci renderà migliori nei vari campi della nostra vita, ma ci porterà, giorno dopo giorno, a perdere entusiasmo, iniziativa, creatività, trasformandoci in efficientissimi muli da lavoro con sempre meno luce negli occhi.
So già che molti, leggendo queste prime righe, staranno pensando:
“Si ok, tutto molto bello, ma io ho quattro figli, un marito che non è mai a casa, un lavoro a tempo pieno, il cane da portare fuori, le scadenze lavorative da rispettare, la madre anziana in casa di riposo, un figlio con problemi adolescenziali, fatico ad arrivare a fine mese, ecc ecc..”
Ok, calma. È la vita di tutti, è la storia di ognuno di noi. Siamo in un periodo storico che vede tutte queste problematiche all’ordine del giorno, chi solo una, chi un paio, chi tutte quante. Ma insieme a questi problemi, noi esseri umani ci siamo evoluti, che lo vogliamo ammettere o no, e siamo “pronti” ad affrontare tutto questo perché siamo diventati multitasking.
Quindi, il problema non è più velocizzare i tempi, ma rallentarli. La paura più grande è che, una volta preso questo ritmo allucinante, rallentare ci porti a lasciare indietro dei pezzi.
Ed ecco che arriva una buona notizia: se ti dicessi che per rallentare basterebbero dieci minuti della tua folle giornata?
Dieci minuti.
Dieci minuti non sono nulla in fondo.
Sono una pausa caffè, la fila al bagno di un locale, il traffico abituale in una strada trafficata (se non abiti a Roma, altrimenti cancella ogni tuo impegno), il tempo di cottura della pasta, il tempo di asciugarti i capelli (se non sei Raperonzolo), il tragitto fino al supermercato, e potrei continuare all’infinito.
Abbiamo paura di sprecare il nostro prezioso tempo, ma se ci troviamo in fila in posta o in mezzo al traffico non lo stiamo forse sprecando molto di più?
COSA SIGNIFCA MEDITARE?
Meditare significa semplicemente essere presenti. Essere consapevoli di cosa sta succedendo intorno a noi e dentro di noi.
Si pensa che meditare significhi per forza fermarsi completamente, chiudere gli occhi, e isolarsi dal mondo. In realtà, questa è solo una forma di meditazione (forse la più difficile), ma possiamo farlo anche semplicemente concentrandoci appieno su qualcosa che amiamo fare, guardare, ascoltare.
COSA DOVREMMO FARE IN QUESTI DIECI MINUTI?
Come anticipato, non ti chiederò di sederti nella posizione del loto con una candela accesa tranquillo. Ma ti chiederò di utilizzare quei dieci minuti, per fare qualcosa per te stesso, qualsiasi cosa che ti faccia stare bene: leggere qualche pagina di un libro, ascoltare una playlist di canzoni che ami, cucinare qualcosa che non hai mai provato, fare una passeggiata senza una meta precisa, fare una cosa, e che sia una sola, alla quale ti dedicherai completamente senza distrazioni.
Può essere qualcosa che non fai mai perché non ti concedi il tempo per farla, oppure qualcosa che addirittura non hai mai fatto, rompendo i tuoi soliti schemi.
Sembrerà una sciocchezza, ma può diventare veramente difficile per molti di noi, fare una cosa sola alla volta e per puro piacere, senza finalità lavorative, familiari, economiche, solo, semplicemente, per noi stessi.
Sono questi piccoli cambiamenti quotidiani che, giorno dopo giorno, faranno diventare quei dieci minuti, quindici, venti, mezz’ora, o addirittura un’ora (quando avremo davvero capito qualcosa in più di noi stessi).
Quindi proviamo, per dieci minuti, a fare qualcosa che davvero ci riempie il cuore, proviamo a sentirla realmente, a sentire che effetto ha su di noi in quel determinato momento, ed evitiamo di pensare a ciò che dobbiamo fare subito dopo, non esiste un dopo, esiste l'adesso, e meditare, significa eliminare il prima e il dopo, dal nostro ADESSO.
Iniziamo per dieci minuti. E se vogliamo continuare per altri dieci, facciamolo. Non temiamo continuamente di non avere abbastanza tempo.
Se ci facciamo caso, a volte il tempo scorre veloce, altre, è di una lentezza infinita, è tutto relativo al momento che stiamo vivendo, non è mai uguale, mai standard.
Perciò è assolutamente inutile preoccuparci.
Pensiamo a viverlo il nostro tempo, al meglio che possiamo.
La vita è una, non sprechiamola lavorando sodo per essere una persona che non ci piace. Con noi stessi passeremo gran parte della nostra vita (si presume).
Stimiamoci, e vivremo appieno.