"Il mio problema è che ho SEMPRE FAME!"
Quante volte l'hai detto a te stesso, a un amico, al dietologo o al personal trainer!
La mia domanda è...ne sei davvero sicuro?
Molto spesso facciamo fatica a distinguere la VERA FAME dalla VOGLIA DI MANGIARE.
Tra queste due sensazioni c'è molta differenza!
"L'appetito vien mangiando" si dice, e questo è vero, perché significa che, anche se non abbiamo effettivamente fame ma ci mettiamo a tavola, la mente sarà portata a trarre appagamento emotivo dai cibi che ingeriamo, mangiando semplicemente per "voglia", e portandoci a continuare il pasto pur non avendone fisiologicamente bisogno!
Lo stesso accade quando sentiamo "fame" pur avendo appena finito un pasto soddisfacente, mangiamo qualcosa semplicemente per la voglia di quella determinata cosa, e spesso ci chiediamo: "Ma se ho appena mangiato, come mai ho ancora fame?"
LA FAME EMOTIVA
Il cervello prova continuamente a trarci in inganno, e la maggior parte delle volte ci caschiamo in pieno!
Come mai?
La nostra mente ricorda ogni nostra sofferenza, e la abbina alla soluzione che maggiormente abbiamo scelto per alleviare le nostre pene: se la maggior parte delle volte che ci siamo sentiti annoiati davanti alla tv abbiamo divorato un barattolo di Nutella, ogni volta che in futuro ci sentiremo annoiati, la nostra mente ci chiederà Nutella!
Il cervello ragiona per immagini: se ti chiedo di NON IMMAGINARE un elefante rosa davanti a te in questo momento, so per certo che l'avrai già fatto (e magari avrai pure commentato quanto fosse carino, stupido o assurdo)! :)
Eppure ti avevo detto di NON immaginarlo!
Tutto questo si chiama PNL (Programmazione Neuro Linguistica), si tratta di un ramo della psicologia che si occupa di studiare i meccanismi della mente per cambiare le strutture sbagliate che abbiamo innescato in anni ed anni di abitudini malsane.
Partendo dalla PNL possiamo renderci conto di quanto il potere della mente influisca sul nostro comportamento e alteri le nostre sensazioni fisiche.
La prossima volta che ci sentiremo annoiati davanti alla tv, proviamo a prepararci una tisana.
La prima volta sarà una violenza psicologica (ci sentiremo dei traditori nei confronti del nostro prezioso barattolo dal tappo dorato), la seconda volta uno sforzo, la terza volta un piccolo sacrificio, alla decima o alla ventesima volta, forse avremo creato una nuova abitudine più sana, e a quel punto, la mente avrà inserito la tisana come prima soluzione alla noia!
LA FAME FISIOLOGICA
Il nostro corpo ha tanti bisogni, e quando parliamo di stomaco ci sono vari segnali che ci vengono inviati: potremo avere bisogno di acqua, proteine, carboidrati o grassi.
Ma la mente, che mette sempre al primo posto il bisogno di appagamento emotivo (come abbiamo visto), ci suggerisce di scegliere sempre gli alimenti più soddisfacenti a breve termine, quelli più ricchi di zuccheri!
E' vero, lo zucchero nutre il nostro cervello, ma se rendiamo la nostra mente "obesa" di sicuro non la manterremo in salute, e avremo difficoltà a ragionare lucidamente.
Come facciamo allora a capire di che cosa abbiamo bisogno quando lo stomaco chiama nutrimento?
Fermiamoci un secondo.
Anche due.
Facciamo un respiro profondo (possiamo trovare tutti il tempo di farlo giusto?).
Dopo di che, nel dubbio, prima beviamo acqua.
Perché nel dubbio?
Perché, ti stupirà sapere, che la maggior parte delle volte che sentiamo "fame", in realtà abbiamo solo bisogno di liquidi, e se ci ascoltiamo bene, dopo aver bevuto il nostro bicchiere d'acqua, potremo non sentire più alcuna fame!
Iniziare un pasto o uno spuntino bevendo acqua ci permetterà di riconoscere maggiormente i nostri bisogni.
Quindi, un consiglio utile per non cadere in balia delle scelte sbagliate, è proprio questo: inizia piano piano, prima bevendo, poi se la sensazione continua, scegliendo cibi più ricchi di liquidi come la frutta o la verdura, in seguito proteine, grassi e ultimi i carboidrati.
Perché ultimi i carboidrati?
Perché sono i macronutrienti che più generano dipendenza, e una volta iniziato a mangiarne si farà più fatica a smettere, quindi, ponendoli come ultima scelta, è molto più probabile mangiarne meno, in quanto saremo già parzialmente pieni.
Una volta educato il nostro organismo, potremo riconoscere con più facilità che cosa realmente ci sta chiedendo.
Saremo in grado di capire di cosa abbiamo bisogno!
Se a pranzo abbiamo mangiato una carbonara, alle 4 del pomeriggio non possiamo avere il bisogno fisiologico di gelato, non sarebbe naturale per l'organismo, il corpo ci potrebbe chiedere frutta per esempio, per eliminare i liquidi trattenuti dall'organismo per l'eccesso dei carboidrati del pranzo!
Quindi, impariamo ad ASCOLTARE!
Sembrerà assurdo, ma il nostro corpo parla molto chiaramente a chi dedica il tempo necessario a comprendere le sue esigenze.
Come abbiamo detto, c'è la fame emotiva (contestabile con il cambio di programmazione mentale della PNL) e la fame fisiologica (attraverso la comprensione l'ascolto di sé).
Questo è il tuo corpo, non quello di qualcun altro, e si presume che lo manterrai per tutta la durata della tua vita...abbine cura, e diventerai la versione migliore che puoi essere!